Un processo rarissimo è stato osservato con un ottimo livello di confidenza statistica e con una precisione senza precedenti dall’esperimento NA62 al CERN. Si tratta di un decadimento di particelle che vede un kaone carico trasformarsi in un pione carico con un neutrino e un antineutrino. I nuovi risultati sono stati presentati lo scorso martedì 28 luglio nel corso dell’International Conference on High Energy Physics 2020 (ICHEP 2020) dalla collaborazione di ricercatori che lavorano all’esperimento, di cui fanno parte anche fisici e tecnologi dell’INFN.
Lo studio nel dettaglio di questo processo potrebbe permettere di trovare segnali di Nuova Fisica, ovvero quella fisica che ancora non conosciamo e che va oltre le nostre attuali teorie. Infatti, l’obiettivo di NA62 è di scovare in questo processo qualche comportamento imprevisto che devii dal Modello Standard, la teoria che oggi ci fornisce la migliore descrizione del mondo delle particelle elementari e delle loro interazioni.
“Abbiamo registrato 17 eventi che potrebbero corrispondere a questo particolare decadimento del kaone tra i dati raccolti nel 2018, ottenuti a partire da oltre due miliardi di miliardi di collisioni di protoni su un bersaglio di berillio. Se a questo aggiungiamo i tre eventi che avevamo già rivelato tra i dati raccolti tra il 2016 e il 2017, possiamo affermare con un ottimo livello di confidenza statistica (in gergo tecnico, evidenza a 3,5 sigma) di aver osservato questo rarissimo decadimento che i fisici stanno cercando da oltre 50 anni”, spiega Fabio Ambrosino, ricercatore dell’INFN e professore all’Università Federico II di Napoli, che coordina la partecipazione dell’INFN a NA62. “Dobbiamo continuare a studiarlo per avvicinarci sempre di più alla possibilità di scoprire eventuali anomalie del Modello Standard, per questo siamo ansiosi di ricominciare a prendere dati nell’estate del 2021.”