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Radiografie e tac più accurate e controlli più veloci, in caso di trasporto di materiale radioattivo. Così potrà essere impiegato l’innovativo scintillatore plastico ibrido a base di nanoparticelle di perovskite e molecole organiche realizzato dall’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto Italiano di Tecnologia e la start-up i Glass to Power S.p.A. Il lavoro, pubblicato su Nature Nanotechnology, ha coinvolto tre team di ricerca dei dipartimenti di Scienza dei Materiali e di Fisica dell’Università di Milano-Bicocca. Le possibili applicazioni sono numerose: dalla sicurezza industriale, attraverso il monitoraggio di potenziali sostanze radioattive nel trasporto merci, alla diagnostica medica, allo sviluppo di rivelatori per la ricerca di eventi rari in fisica delle particelle.

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