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Durante il periodo di lockdown, avendo come priorità la salute pubblica e del proprio personale, e volendo al contempo lanciare un messaggio positivo e di sostegno al Paese, l’INFN ha continuato a dare il proprio contributo con il 95% del personale in smart working. L’Istituto ha sempre continuato, infatti, a essere operativo, incentivando in particolare le attività amministrative relative ai cicli degli ordini di acquisto, di formazione anche in sinergia con gli altri Enti, di comunicazione soprattutto per le scuole, e dirottando competenze e risorse a sostegno di progetti per il contrasto alla pandemia da CoViD-19.
Ora che il Paese è entrato nella cosiddetta fase 2 di graduale ripresa, anche l’INFN, in accordo con le indicazioni del Governo, sta riprendendo le proprie attività di ricerca. Ad oggi, quasi il 25% del personale è rientrato sul luogo di lavoro, nei laboratori e negli uffici, per favorire soprattutto la ripresa delle attività scientifiche nelle infrastrutture di ricerca.

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